I fattori che determinano i prezzi
In pura teoria, dovrebbe esistere una stretta relazione tra il valore storico di un artista e il suo prezzo di mercato. Più è alta la cifra spesa, più è significativo il ruolo occupato dall’autore nell’ambito della storia dell’arte.
In realtà i fattori che determinano i prezzi delle opere sono molteplici ed estremamente complessi.
Si può dare una risposta dicendo che il mercato di un artista decolla quando il valore culturale trova una conferma nell’ambito del sistema dell’arte.
In sintesi, le quotazioni vanno considerate come la somma di un insieme di elementi che il collezionista deve sempre tener presente quando acquista un opera.
Tali elementi possono essere riassunti in nove punti:
la qualità dell’opera (tecnica utilizzata dall’artista)
Ciò che il mercato apprezza di più è l’olio su tela o acrilici. Si tratta appunto di opere che non rischiano di deteriorarsi, relativamente facili da trasportare ed installare.
Subito dopo si collocano, la tempera,l’acquerello,i pastelli, infine i disegni.
E’ possibile asserire che, a parità di dimensione, una tempera viene valutata la metà di un olio,l’acquerello circa un quarto, il disegni meno di un decimo.
il grado di commerciabilità e piacevolezza (dimensione e soggetto)
Il valore del quadro, entro certe misure, più e grande più alto è il suo valore
momento artistico in cui un autore ha realizzato la sua opera nell’ambito della carriera (fase creativa-innovativa e fase ripetitiva-manieristica)
il critico di riferimento e l’interesse della critica
La rarità delle opere. (l’iperproduzione, soprattutto se la fama dell’artista non è internazionale, nuoce all’aumento delle sue quotazioni in quanto l’offerta supera la domanda.
la diffusione nazionale o internazionale
le pubblicazioni,i premi vinti e il curriculum delle mostre (le opere esposte in mostre di rilievo e pubblicate su monografie, riviste importanti, libri di storia dell’arte hanno un valore maggiore)
i collezionisti di riferimento (il valore delle opere aumenta se sono appartenute a collezionisti importanti)
ruolo di musei ed istituzioni pubbliche
Il critico d’arte A. Bonito Oliva ha scritto che il prezzo di un’artista, è la conseguenza di una lunga catena di Sant‘Antonio in cui il critico, il gallerista, i media, il collezionista e il museo contribuiscono, seppur in maniera diversa, alla formazione della quotazione finale. Dietro alla semplice legge della domanda e dell’offerta si nascondono meccanismi assai complicati e una cosa è certa: il vecchio adagio “è bene comprare solo ciò che piace” cade a fagiolo per chi deve arredare la casa, ma non è affatto un’indicazione sufficiente per realizzare un buon investimento.
Le variabili
Abbiamo tentato di chiarire gli elementi che determinano il prezzo delle opere, adesso ci soffermeremo sulle variabili che, in tempi diversi, influiscono sulle quotazioni di uno stesso autore.
Il 4 maggio 1994, per esempio, si è assistito ad un fatto piuttosto clamoroso: nella vendita organizzata da Sotheby’s a New York, un capolavoro del maestro della pop art Jasper Johns, proposto con una valutazione di 10 miliardi di lire, è rimasto invenduto.
L’elemento che ha preoccupato gli operatori non è stato tanto il flop di un opera così importante, ma il fatto che un’opera simile dello stesso autore fosse stata aggiudicata nel 1988 per 20 miliardi di lire. Da questo esempio si possono trarre delle indicazioni generali, e cioè che in arte i prezzi sono soggetti a forti variazioni legate:
al cambiamento della situazione economica
alla contrazione della domanda, magari attirata da altre forme d’investimento
al cambiamento del gusto e delle mode
L’andamento degli artisti è per certi versi simile a quello dei titoli azionari, e certe regole che spesso si utilizzano, possono sicuramente essere usate nel mercato dell’arte.
Sicuramente è necessario fare attenzione alla speculazione, alimentata ad arte dagli operatori(mercanti e case d’asta), oppure vendere quando gli altri comprano e comprare quando il mercato attraversa una fase di recessione.
Il mercato davanti alla crisi
L’inflazione favorisce enormemente il mercato dell’arte. Infatti, quando la situazione è incerta, gli investitori cercano di preservare i propri risparmi acquistando i cosiddetti beni rifugio (dipinti, diamanti, oro).
La morale è che il mercato dell’arte, così come gli altri settori di investimento, ha un andamento ciclico e dopo una forte espansione è naturale attendersi una fase ribassista. Inoltre, il mercato regge bene, anzi si potenzia di fronte alle crisi finanziarie ma crolla quando le crisi sono di carattere economico.
Luoghi comuni
Come in ogni settore, anche in quello dell’arte i luoghi comuni si sprecano.
Il cavallo di battaglia di tutti i mercanti è quello di puntare sulla qualità “vedrà, un’opera di qualità costa un po’ di più di una mediocre me è destinata sempre a rivalutarsi”. In linea generale e un concetto ineccepibile. Ma se si analizza nei particolari, anche la qualità può essere messa in discussione, è necessario verificare se dietro l’artista esiste un apparato critico importante.
Un altro assioma per nulla verificato, ma molto abusato è: “le opere sono destinate ad incrementarsi dopo la morte del pittore”. Nel 1973, per esempio, la morte di Picasso ha causato un declino delle quotazioni motivato dalla paura, che gli eredi potessero inflazionare il mercato. In Italia un altro esempio di un artista dimenticato dopo la morte è stato Renato Guttuso. Come si può notare nel mondo dell’arte è vero tutto ed il contrario di tutto, resta comunque inteso che chi acquista opere d’arte farebbe bene a muoversi con circospezione analizzando con distacco critico anche i concetti e le espressioni generalmente condivisibili.
Come orientarsi nell’acquisto
Per acquistare un opera d’arte è essenziale seguire lacune semplici regole:
Conoscere la storia dell’arte;
Visitare i musei di arte contemporanea e le mostre più significative;
Frequentare gallerie che fanno tendenza
Leggere le riviste specializzate;
Seguire con attenzione i cataloghi delle aste proposti periodicamente
Se queste sono indicazioni generali, è evidente che prima di avventurarsi nel mercato dell’arte bisogna stabilire con attenzione un budget e in base a questo fare le proprie scelte. La quota da destinare all’arte non deve mai essere superiore al 20% del proprio patrimonio, ed è non affatto detto che sia necessario disporre di cifre da capogiro al contrario di quanto si possa pensare si posso fare ottimi acquisti partendo da 2-3 mila euro. Un errore molto frequente è proprio quello di lasciarsi affascinare esclusivamente dal nome dell’autore. Ogni volta che si fa un acquisto bisogna tener conto della qualità e conoscere bene il percosso creativo dell’artista dal momento che ciascun pittore ha espresso il meglio di se in un periodo abbastanza limitato della propria esistenza. Poi se ha avuto successo, si è comportato come un replicante ripetendo all’infinito la stessa opera. E’ importante inoltre sapere che di uno stesso artista esiste un ventaglio pressoché illimitato di prezzi. Insomma, per fare un buon acquisto è necessario conoscere bene le quotazioni, avere una competenza specifica dell’artista a cui si è interessati e soprattutto acquistare in spazi qualificati.
In sintesi per fare un buon acquisto è necessario:
Accertarsi dell’autenticità delle opere;
Scegliere l’artista in base al budget che si ha a disposizione;
Conoscere, almeno a grandi linee, la storia dell’arte;
Analizzare accuratamente l’iter creativo dell’artista;
Frequentare mostre, musei e gallerie specializzate;
Fare attenzione ai soggetti;
Controllare con attenzione i prezzi d’asta;
Non lasciarsi incantare dal nome altisonante dell’artista;
Non trascurare gli artisti considerati minori o i giovani emergenti.
E’ facile notare che sono tante le informazioni da reperire prima di acquistare un opera, è anche vero che esistono delle figure altamente qualificate chiamate artdealer che si occupano di consigliare i collezionisti prima dell’acquisto. Rivolgersi a queste figure è molto semplice basta contattare le numerose società che operano sul mercato; una di queste è venderequadri.it che offre ai propri iscritti consulenza gratuita sia per la vendita che per l’acquisto di opere d’arte.