Walter Cremonini – Pegaso e Bellerofonte
Cremonini Walter

Nella storia dell’arte spesso si può fare una netta distinzione tra correnti stilistiche figurative o astratte. Quando, però, l’obiettivo di un’artista è quello di rappresentare un oggetto che abbia riscontro con la realtà fenomenica ma, allo stesso tempo, sia carico di significati reconditi e simbolici, questo confine può diventare labile. Il Simbolismo o l’Espressionismo sono […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 70x50
- Certificato: Sì
- Codice prodotto: fdio005
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DESCRIZIONE
Nella storia dell’arte spesso si può fare una netta distinzione tra correnti stilistiche figurative o astratte. Quando, però, l’obiettivo di un’artista è quello di rappresentare un oggetto che abbia riscontro con la realtà fenomenica ma, allo stesso tempo, sia carico di significati reconditi e simbolici, questo confine può diventare labile. Il Simbolismo o l’Espressionismo sono correnti stilistiche emblematiche nell’aver interpretato la realtà in senso concettuale con una resa iconica delle immagini e un’interpretazione simbolica nell’uso del colore. Nella produzione pittorica di Walter Cremonini astratto e figurativo si mescolano quasi senza sorta di continuità. La ricerca di questo artista è focalizzata sul corpo, umano ed animale, e nel suo dinamismo impegnato in scene di battaglia o ispirate ai miti dell’antichità. Ma tutto viene trasfigurato in un linguaggio estremamente sperimentale, sempre teso alla ricerca di una forte espressività.
Come possiamo vedere anche da questa opera il punto di partenza di Walter Cremonini è comunque la realtà sensibile, di cui lascia, nell’opera una traccia ben visibile. L’incontro dei corpi nudi dei soggetti e dei cavalli ispira all’artista una complessa composizione svolta su un ritmo drammatico e dinamico. Lo scopo di Cremonini è quello di modulare le posizioni dei personaggi in maniera teatrale e suggestiva, coinvolgendo lo spettatore nella costruzione di uno spazio complesso. Questo spazio, memore anche delle correnti pittoriche cubiste, non è univoco, ma è strutturato su molteplici punti di vista e momenti temporali simultanei. La tensione sperimentale di Cremonini, tuttavia, si esprime soprattutto dal punto di vista formale, infatti nel suo linguaggio si possono trovare diverse istanze estetiche dell’arte contemporanea. Innanzitutto la sintesi espressionista dei soggetti, trasformati in pure vibrazioni dalle stratificazione pittoriche (in alcuni casi più dense, in altri quasi trasparenti) che rendono le forme con un ritmo concitato. Per quanto riguarda la stesura coloristica, l’artista si rifà ad una gestualità quasi esasperata, dettata dalla sua creatività incontenibile. Dal punto di vista cromatico prevale un’unità tonale delle masse corporee, stagliate sugli sfondi uniformi e decontestualizzati.
Walter Cremonini è stato un artista milanese, nato nel 1924 e scomparso nel 2007. Frequentò l’Accademia di Belle Arti di Brera, corso di scultura. Comincia ad esporre nelle più importanti Gallerie di Milano, è invitato alla Permanente, al Festival Stiriaco, Craz, Vienna, Berlino, Ginevra, all’Internazionale di Grafica di Ljubiana, vince numerosi Premi. Alla metà degli anni ’80 visse una breve parentesi a Roma dove potè dedicarsi alla scultura, frequentando la fonderia Anselmi. Alcuni anni dopo, in una fonderia di Fino Mornasco nasce il “Cavallo di Troia “ in bronzo e argento. A questa scultura (insieme a un gran numero di disegni e acquaforti) l’amico e collezionista, architetto Gerosa dedicherà un’ intera mostra nel 2003 a Pusiano nell’antico Palazzo Boharnais. In Brianza esegue degli affreschi che restano a testimonianza della sua disponibilità e della sua capacità di essere popolare nella pittura a carattere religioso.