Vincenzo Musardo – Cupido

Vincenzo Musardo – Cupido

Musardo Vincenzo

  • Tecnica: Olio polimaterico
  • Dimensione: 40x60

  • Certificato: Certificato sul retro
  • Codice prodotto: GTER002

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DESCRIZIONE

Il soggetto della presente opera è stato concepito secondo un’operazione citazionista. Nella fenomenologia dei movimenti artistici il citazionismo consiste nel riproporre un’immagine del passato, della tradizione storico- artistica, ricontestualizzandola secondo la sensibilità dell’artista. Il citazionismo è stato ed è trasversale a diverse correnti artistiche della contemporaneità, come il Surrealismo, la Metafisica o l’Anacronismo. Vincenzo Musardo ha rivolto tutta la sua ricerca artistica a questo tipo di operazione, riproponendo nelle sue tele polimateriche immagini del passato. Nel caso specifico il Cupido in oggetto propone una suggestione strettamente legata alla sua terra: il putto, infatti, sembra una testimonianza tipica del Barocco salentino, staccato da uno dei ricchissimi fregi che adornano le meravigliose chiese del leccese.

Nella sua opera Vincenzo Musardo vuole dare nuova vita alle opere antiche. Per questo il suo procedimento artistico consiste nel selezionare immagini dall’arte del passato, greco, etrusco, egiziano, ma anche dal Barocco leccese e riconfigurarle nelle sue tele. Sono frammenti di corpi, di armature, figure di dei e di uomini, che, attraverso la personalissima tecnica usata da Musardo dell’olio polimaterico, sulla tela acquisiscono una vera e propria consistenza tattile. Secondo il procedimento dell’arte Metarcaica, così come lo stesso Musardo l’ha definita nel 1974, l’artista guida lo spettatore in un viaggio nel passato, alla scoperta di un legame con le nostre radici, diventando tramite di una forte connessione tra passato e presente. Tutto ciò, però presuppone una rielaborazione da parte dell’artista, ai fini di evitare un semplice esercizio di pedanteria. Da questo punto di vista Vincenzo Musardo carica di nuovo significato la sua citazione, innanzitutto dando un preciso valore artistico alla materia (elemento fondamentale nelle estetiche contemporanee). La materia usata da Musardo, infatti, è sia citazione dell’antico (nel suo degrado ricercato che ammanta l’oggetto di una patina d’antico) che constatazione del presente (essendo frutto di una sintesi di ossidi di ferro, polveri di marmo e collanti il cui risultato è una massa plastica malleabile). Inoltre lo stesso Cupido è soggetto a lievi deformazioni plastiche di tipo espressionistico, in una modellazione vibrante della sua massa corporea che presuppone una concezione scultorea moderna.

Artista originario di Galatone, dove è nato nel 1943. Si è diplomato a Lecce ed ha poi frequentato l’Accademia di Belle Arti a Cherleroi, in Belgio, dove per circa dieci anni ha lavorato come designer. Nel 1973 ha vinto il premio Michelangelo d’Oro. Intorno al 1974 ha elaborato il concetto di “Arte Metarcaica”, in cui più che recuperare il valore delle antiche immagini l’artista ha l’obiettivo di ridargli vita attraverso un’esaltazione della consistenza materica sulla tela. L’attività espositiva si è sviluppata soprattutto dal 1959 con diverse importanti manifestazione sia di livello nazionale che internazionalecome l’ExpoMondialediSiviglianel1992onellamostraal Museo Katsigra a Larissa in Grecia. Della sua opera si sono occupati
importanti critici come Vittorio Sgarbi e Gillo Dorfles.


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