Vincenzo Domenico Barberio – Paesaggio di Montagna
Barberio Vincenzo Domenico

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata, nei secoli, un’aspirazione per l’artista. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite […]
- Tecnica: Litografia
- Dimensione: 22x33
- Anno: 1968
- Codice prodotto: vbar001
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata, nei secoli, un’aspirazione per l’artista. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento, poi sulla resa atmosferica, nel Cinquecento, fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
L’opera sembra rispecchiare la volontà dell’artista di creare un paesaggio espressionista. La realtà viene interpretata in modo estremamente sintetico, con un esercizio di riduzione quasi brutale, tanto da arrivare ad una composizione astratta. La superficie è completamente bidimensionale, senza concedere nulla alla profondità spaziale, solo i segni vergati dall’artista riescono a far intuire una qualche intersezione di piani. Le pennellate delineano le forme in maniera molto tormentata e nervosa. Il colore è usato secondo un’interpretazione emotiva e spirituale, senza alcuna connessione con la realtà.
Vincenzo Domenico Barberio è stato un pittore romano, nato nel 1925 e scomparso nel 1998. La sua formazione pittorica venne fortemente influenzata dalla Scuola di Via Cavour. Per questo il suo linguaggio guarderà sempre ad un Espressionismo legato ai luoghi della capitale. Fu anche critico e scrittore.