Tullio Bacchetta – Anatrelle
Bacchetta Tullio

I ritratti di animali nell’arte hanno origini antichissime, tanto da comparire anche sulle pitture rupestri di epoca primitiva. Per questioni di culto vari tipi di animali compaiono nelle testimonianze di diverse civiltà di epoca antica. E’ soprattutto nel medioevo, nell’ambito del Gotico Internazionale, che le raffigurazione di animali si diffondono come veri e propri ritratti […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 59x38
- Codice prodotto: FBRU002
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DESCRIZIONE
I ritratti di animali nell’arte hanno origini antichissime, tanto da comparire anche sulle pitture rupestri di epoca primitiva. Per questioni di culto vari tipi di animali compaiono nelle testimonianze di diverse civiltà di epoca antica. E’ soprattutto nel medioevo, nell’ambito del Gotico Internazionale, che le raffigurazione di animali si diffondono come veri e propri ritratti dal vero, sia all’interno di opere o nei quaderni di disegni e bozzetti.
Lo stile dell’artista Tullio Bacchetta tendenzialmente si basa su una concezione classica e tradizionale del fare pittorico. La composizione delle sue opere è guidata da calibrati rapporti di armonia ed equilibrio al fine di raggiungere unità e coerenza nel risultato finale. Il suo linguaggio figurativo cerca sempre di ottenere una perfetta resa naturalistica nella descrizione dei soggetti e nella composizione paesaggistica. Tuttavia il rigore descrittivo di questo pittore viene stemperato da una stesura pittorica vibrante e in alcuni casi, addirittura, impressionistica. In questo modo le opere di Bacchetta, conservando la chiarezza di rappresentazione, hanno anche un peculiare carattere di freschezza ed immediatezza. Molto efficace è l’uso della luce, nel dare vita ad una perfetta regia di ombre e di riflessi sulle superfici. La tavolozza si attesta sempre su colori vivaci e brillanti.
Tullio Bacchetta è nato a Crema l’8 luglio 1892 e morto ad Altofonte nel 1975. Allievo dello zio Angelo Bacchetta, frequenta per tre anni l’Accademia di Belle Arti di Brera sotto la guida del prof. Mario Chiodo Grandi. Si trasferisce in Francia e vi risiede a lungo, svolgendo un’intensa attività: in particolare allestisce numerose mostre personali, cui ne seguono altre in Italia dopo il definitivo ritorno. Le sue espressioni pittoriche più ricorrenti sono paesaggi, nature morte, animali e, soprattutto, ritratti.