Salvador Dalì – Joven flor jugando a la comba
Dalì Salvador
- Tecnica: Grafica su ceramica
- Dimensione: Diametro 41 cm
- Anno: 1977
- Certificato: si
- Tiratura: Esemplare 233/1599
- Codice prodotto: GOP002
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DESCRIZIONE
L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando
tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto concerne un discorso legato più
propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il
subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di
scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza le opere
d’arte surrealiste propongono la rappresentazione di una dimensione onirica,
completamente dissociata dalla realtà. Tuttavia, spesso, tale
rappresentazione si appoggia ad una resa formale di carattere iperrealista,
proprio per accentuare, paradossalmente, il carattere illusorio e ambiguo
della dimensione surreale.
L’opera è estremamente esemplare delle tematiche e del linguaggio artistico
di Salvador Dalì. Già a partire dallo spazio creato dall’artista, costruito sulla
prospettiva ostentata e illusoria di quella che potrebbe essere una landa
desolata o un palcoscenico fatto di tavole. In primo piano campeggia una
figura che potrebbe essere considerata un vero e proprio marchio di fabbrica
dell’artista catalano, col suo plasticismo esasperato, la consistenza molle del
suo organismo e la costruzione straniante che sostituisce un mazzo di fiori
alla testa in un'interpretazione inconscia e bizzarra del mito classico di flora e
della primavera.
Salvador Dalì, (Figueres 1904-1989). Maggior rappresentante del
Surrealismo storico, oltre che pittore fu fotografo, scrittore e cineasta (famosa
è la sua collaborazione con Luis Buñuel). Le sue opere si basano su i criteri
dell’associazionismo psicanlitico, secondo la lezione di Andrè Breton. Il suo
stile è caratterizzato da un Iperrealismo gonfio, duro, in cui i soggetti
presentano una cura del dettaglio maniacale. Le sue composizioni sono un
mix di libere associazioni, organismi biomorfici e citazioni culturali.