Pietro De Simone – Paesaggio veneziano

DESCRIZIONE

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.

L’opera è un chiaro esempio di paesaggio espressionista. La realtà viene interpretata in modo estremamente sintetico, con un esercizio di riduzione notevole La superficie è completamente bidimensionale, senza concedere nulla alla profondità spaziale. Il paesaggio è costruito tramite una stratificazione del colore materico. Le stesse cromie non hanno affatto aderenza con la realtà, prestandosi ad un’interpretazione più spirituale che naturalistica. La composizione, costruita su zone cromatiche sovrapposte, è talmente sintetica da puntare verso l’Espressionismo Astratto.

Pietro De Simone nasce a Palazzolo Milanese nel 1921. Allievo di Francesco De Rocchi, Ottavio Steffenini e Ugo Vittore Bartolini al Liceo Artistico di Brera, dove consegue la maturità artistica. Frequenta con successo la Scuola Superiore degli Artefici – Reale Accademia di Belle Arti Brera – avendo, come insegnante, il maestro Gino Moro. Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Esordisce in mostra personale nel 1945 a Milano. Partecipa a mostre collettive, premi ed esposizioni tematiche. Continuativo il percorso in mostra personale.

RICHIESTA INFORMAZIONI