Pietro Annigoni – Cristina 1

Pietro Annigoni – Cristina 1

Annigoni Pietro

Il genere pittorico del ritratto si concentra sulla raffigurazione di esseri umani nelle loro molteplici sfaccettature, catturando di frequente le loro sembianze, personalità ed espressioni. Come genere pittorico ha avuto nel corso dei secoli numerosi significati: dall’antichità si è utilizzato il ritratto di sovrani, dignitari e cariche importanti per sottolineare il loro rango. Durante il […]

  • Tecnica: Litografia su carta
  • Dimensione: 32x48

  • Codice prodotto: CMAT002

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DESCRIZIONE

Il genere pittorico del ritratto si concentra sulla raffigurazione di esseri umani nelle loro molteplici sfaccettature, catturando di frequente le loro sembianze, personalità ed espressioni. Come genere pittorico ha avuto nel corso dei secoli numerosi significati: dall’antichità si è utilizzato il ritratto di sovrani, dignitari e cariche importanti per sottolineare il loro rango. Durante il rinascimento i ritratti cercano di catturare la personalità della persona esposta. Proprio su questi principi si avvia il disegno di Pietro Annigoni, annotando suoi soggetti l’evolversi di una progressiva espressione psicologica. Pietro Annigoni, tramite la sua visione pittorica diventa il pittore moderno che va contro le tendenze astratto-informali dell’epoca. Il lirismo tecnico del disegno, in questo caso fa spazio alla tecnica litografica quindi siamo di fronte ad una grafica. Questo significa che l’opera è basata su una matrice che permette più riproduzioni dello stesso soggetto. Oltre la litografia ci sono varie tipologie di grafica dalla xilografia, l’acquatinta e l’acquaforte fino alla serigrafia e molte altre ancora. Tutte queste tecniche non sono semplici stampe, ma delle grafiche d’arte nate grazie all’intervento diretto della mano dell’artista. La parola litografia deriva dal greco e significa letteralmente “scrivere su pietra”. La tecnica sfrutta la repulsione reciproca tra materie acquose e materie grasse. L’artista, su una pietra appositamente preparata e di cospicuo spessore (ca. 6 – 12 cm), inizia a tracciare un disegno con una penna grassa. Questo disegno deve essere speculare rispetto a ciò che egli vuole rappresentare. Nel momento in cui si passa l’inchiostro sopra la pietra, le parti della pietra acquose per il trattamento iniziale respingono l’inchiostro che si deposito solamente sopra al disegno. Al torchio quindi la carta assorbe solo l’inchiostro depositato precedentemente sul disegno. Proprio perché questa tecnica dà grande libertà al pittore è la più simile ad un disegno vero e proprio. Grazie a più strati si possono creare litografie di vari colori, ogni colore necessità un passaggio al torchio a sé stante. Normalmente ogni copia così ricavata si denomina tiratura ed è numerata a matita nell’angolo inferiore a sinistra. Il pittore si firma a matita nell’angolo inferiore a destra. Una volta raggiunto il numero di tiratura desiderato si procede con la “biffatura della matrice”, dunque viene sfigurata in modo tale da non poter immettere ulteriori copie sul mercato, oltre a quelle desiderate dall’artista.

La qualità tecnica del pittore Pietro Annigoni nella riproduzione della figura umana è senz’altro una sua peculiarità. L’artista è capace di una resa naturalistica totale, caratterizzata da un altissimo livello di purezza formale. I tratti fisionomici, presi da uno studio dal vero, sono accompagnati da una forma tenera e ben costruita. Il disegno, parte fondamentale dell’opera di Annigoni, interagisce naturalmente con i contrasti del chiaroscuro, rilevando una consistenza volumetrica della persona all’interno del quadro. Il dato grafico dell’opera, quindi, non lede alla composizione. La purezza formale del disegno anzi viene esaltata dalla grafica che si fa carico di evidenziare, in tutta la sua minuzia, la rappresentazione del volto della ragazza che nel suo essere assorta ci regala un momento di introspezione.

 Pietro Annigoni (Milano 1910 – Firenze 1988). Nel 1947 fu firmatario, insieme a Gregorio Sciltian e ai fratelli Bueno del “Manifesto dei pittori moderni della realtà”, il quale teorizzava la piena adesione alla verità naturale per mezzo dell’uso di tecniche antiche usate nel Rinascimento. Questa adesione di Annigoni alla resa naturalistica dei soggetti lo portò ad essere un grande ritrattista, apprezzato dai più alti notabili europei, tanto che fu definito il “pittore delle regine”.


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