Pietro Annigoni – Salomè
Annigoni Pietro

Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione del nudo è la massima espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. […]
- Tiratura: 676/750
- Codice prodotto: GBOC001
Visualizzazioni 1054
DESCRIZIONE
Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione del nudo è la massima espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti, oltre alle interpretazioni naturalistiche proprie del Rinascimento e dei vari classicismi che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, il nudo è stato protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel cubismo, nell’espressionismo e nel surrealismo.
Anche in questa scultura a bassorilievo di pregevole fattura possiamo ammirare la qualità tecnica del pittore Pietro Annigoni nella riproduzione della figura umana. E’ un artista capace di una resa naturalistica totale, caratterizzata da un altissimo livello di purezza formale. I particolari anatomici sono rappresentati con grande verità in una forma morbida e levigata. I contorni sono indefiniti, grazie ad una levità di tocco che permette al soggetto di interagire naturalmente con lo spazio. Nel caso specifico in questo bassorilievo il corpo della donna sembra quasi emergere dinamicamente dallo spazio, confermando la sua sensibilità contemporanea. Anche nella superficie dorata possiamo apprezzare, inoltre, il gioco delle ombre e delle luci che vanno a rilevare la consistenza volumetrica delle figure.
Pietro Annigoni (Milano 1910 – Firenze 1988). Nel 1947 fu firmatario, insieme a Gregorio Sciltian e ai fratelli Bueno del “Manifesto dei pittori moderni della realtà”, il quale teorizzava la piena adesione alla verità naturale per mezzo dell’uso di tecniche antiche usate nel Rinascimento. Questa adesione di Annigoni alla resa naturalistica dei soggetti lo portò ad essere un grande ritrattista, apprezzato da i più alti notabili europei, tanto che fu definito il “pittore delle regine”.