Piero Guccione – Mea Culpa
Guccione Piero

La bellissima incisione è stata realizzata da Piero Guccione per illustrare il “Mea Culpa” di Giovanni Paolo II. Il soggetto è chiaramente ripreso dalla celeberrima “Pietà” di Michelangelo. Il tema iconografico della pietà fa riferimento al soggetto del “Compianto sul Cristo morto”, divenuto popolare a partire dal XIV secolo. Mentre il “Compianto” è una scena […]
- Tecnica: Multiplo su incisione a cera molle su lastra di zinco
- Dimensione: 12,5x12,5
- Anno: 2001
- Tiratura: 41/120
- Codice prodotto: mgob004
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DESCRIZIONE
La bellissima incisione è stata realizzata da Piero Guccione per illustrare il “Mea Culpa” di Giovanni Paolo II. Il soggetto è chiaramente ripreso dalla celeberrima “Pietà” di Michelangelo. Il tema iconografico della pietà fa riferimento al soggetto del “Compianto sul Cristo morto”, divenuto popolare a partire dal XIV secolo. Mentre il “Compianto” è una scena di gruppo che prevede dei personaggi più o meno fissi (Maria, l’apostolo Giovanni, la Maddalena e le pie donne, Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo) la “Pietà” ne è la variante con la sola Maria con il corpo di Cristo tra le braccia.
L’opera è molto rappresentativa della concezione artistica del pittore siciliano Piero Guccione. Il fine del suo fare artistico è quello di individuare all’interno di una dimensione reale delle contraddizioni, dei piccoli sfasamenti della percezione che diano alla realtà una contestualizzazione diversa, aprendo degli spiragli ad un senso di magico e di metafisico. Così anche in questa incisione, la riproduzione di uno dei monumenti più famosi della storia dell’arte si trasforma in una complessa visione, frutto dello sguardo interiore dell’artista. Predomina un senso minimalista, ma reso tramite un intreccio grafico di rara bellezza. Tutto viene trasfigurato in visione, in un sistema astratto di linee e forme confacenti al razionalismo tipico di Guccione. Il senso metafisico di immobilità ed enigmatico silenzio è assoluto, ma le leggere vibrazioni che percorrono quelle linee sottili riportano, tuttavia, un anelito di esistenzialismo e le parti lasciate indefinite ribadiscono il mistero del sacro.
Piero Guccione è nato a Scicli nel 1935 ed è scomparso a Modica nel 2018. Si è formato presso il Liceo Artistico di Catania e poi all’Accademia di Belle Arti di Roma. Insieme ai pittori Attardi, Calabria, Farulli, Giaquinto e Vespignani, ha fatto parte, dal 1962 al 1964, del gruppo “Il pro e il contro” la cui ricerca era focalizzata ad una nuova contestualizzazione della poetica realista. È stato dapprima assistente di Renato Guttuso presso l’Accademia di Roma mentre nel 1979 ha ottenuto la cattedra di pittura all’Accademia di Catania. Da allora è vissuto sempre nella campagna tra Scicli e Modica, soggiornando spesso a Sampieri i cui paesaggi hanno ispirato tante sue marine. Piero Guccione ha avuto sempre uno straordinario riconoscimento di pubblico e di critica e tante sono le esposizioni che lo hanno visto protagonista sia a livello nazionale che internazionale. Diverse anche le partecipazioni alla Biennale di Venezia ed alla Quadriennale di Roma. Piero Guccione ha ricevuto il 14 dicembre 2004, da Carlo Azeglio Ciampi, la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana come benemerito dell’arte e della cultura.