Paolo Canetti – L’ultima cavalcata

Paolo Canetti – L’ultima cavalcata

Canetti Paolo

Le tematiche a sfondo sociale nell’arte cominciano a prendere rilievo verso la metà del XIX secolo, in concomitanza con il diffondersi della questione sociale nelle varie società europee. L’opera di pittori come Millet o Daumier, per esempio privilegiava soggetti legati alla vita nei campi, il lavoro in fabbrica o gli scioperi. In Italia tra i […]

  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensione: 50x60
  • Anno: 1974

  • Certificato: si
  • Codice prodotto: RBEL001

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DESCRIZIONE

Le tematiche a sfondo sociale nell’arte cominciano a prendere rilievo verso la metà del XIX secolo, in concomitanza con il diffondersi della questione sociale nelle varie società europee. L’opera di pittori come Millet o Daumier, per esempio privilegiava soggetti legati alla vita nei campi, il lavoro in fabbrica o gli scioperi. In Italia tra i primi pittori molto impegnati su temi sociali ricordiamo Pellizza da Volpedo e, in epoca contemporanea, Renato Guttuso. Paolo Canetti si inserisce in questa linea ed i suoi soggetti preferiti sono personaggi popolari o lavoratori, rappresentati tramite il suo linguaggio artistico originale e personale nel quale alla contemporaneità si unisce una descrizione autentica e sincera di una tipica realtà sociale.

La produzione artistica di Paolo Canetti si innesta perfettamente in un filone pittorico che unisce tematiche realiste ad un linguaggio tendenzialmente cubista-espressionista. Infatti se il soggetto è rivolto al mondo del lavoro e delle classi popolari lo stile prevede un’interpretazione sintetica della realtà che privilegia l’indagine dei volumi e delle forme. In uno spazio complesso tutto viene semplificato per esaltare i valori plastici dei soggetti, in un linguaggio arcaico e primordiale. Le linee nette della composizione e e le forme allungate in uno spazio complesso, costruiscono la scena sottolineandone la forza espressiva immutabile nel tempo. Il colore interviene superando la realtà sensibile e acquisendo, coerentemente, dei significati simbolici e spirituali.

Paolo Canetti è nato nel 1940 a Milano in una famiglia di pittori e sin dai primi anni di vita ha coltivato questa sua attitudine frequentando scuole d’arte e seguendo le orme paterne. Dapprima si misura con l’impressionismo, ma appena ventenne si unisce al “Gruppo dei dieci”, appassionandosi ai problemi sociali e affrontandoli con una nuova visuale realistica. La prima personale a Milano risale al ’68, in pochi anni arriva ad esporre in prestigiose gallerie internazionali, dalla Francia al Giappone, all’America. Già dall’inizio della sua carriera artistica si rivela la predilezione per certi soggetti, case e paesaggi, colori caldi e natura rigogliosa. Dopo un lungo periodo cubista, ritorna a quella che era la sua vocazione originaria, in scene di vita sociale.


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