Leonilde Carabba – Canto, sogno, suoni

Leonilde Carabba – Canto, sogno, suoni

Carabba Leonilde

Il soggetto della presente opera è stato concepito secondo un’operazione citazionista. Nella fenomenologia dei movimenti artistici il citazionismo consiste nel riproporre un’immagine del passato, della tradizione storico- artistica, ricontestualizzandola secondo la sensibilità dell’artista. Il citazionismo è stato ed è trasversale a diverse correnti artistiche della contemporaneità, come il Surrealismo, la Metafisica o l’Anacronismo. La produzione […]

  • Tecnica: olio e collage
  • Dimensione: 40x50
  • Anno: 1996-1997

  • Certificato: non presente
  • Codice prodotto: CRAV007

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DESCRIZIONE

Il soggetto della presente opera è stato concepito secondo un’operazione citazionista. Nella fenomenologia dei movimenti artistici il citazionismo consiste nel riproporre un’immagine del passato, della tradizione storico- artistica, ricontestualizzandola secondo la sensibilità dell’artista. Il citazionismo è stato ed è trasversale a diverse correnti artistiche della contemporaneità, come il Surrealismo, la Metafisica o l’Anacronismo. La produzione citazionista di LeoNilde Carabba si nutre di diversi stimoli e processi creativi che la conducono a esiti sempre originali e sorpendenti.

Nell’opera in oggetto il procedimento artistico attuato da LeoNilde Carabba consiste nel selezionare immagini dall’arte del passato (dall’arte del XV-XVI secolo o addirittura dal mondo classico) per riconfigurarlo nei suoi dipinti. Sono frammenti di immagini storicizzate che, attraverso la tecnica del collage acquisiscono un aspetto iperrealista. Da questo punto di partenza LeoNilde Carabba guida lo spettatore in un viaggio nell’antico, alla scoperta di un legame con le nostre radici, diventando tramite di una forte connessione tra passato e presente. Tutto ciò, però, presuppone la rielaborazione da parte dell’artista, ai fini di evitare un semplice esercizio di pedanteria. Da questo punto di vista LeoNilde Carabba carica di nuovo significato la sua citazione, innanzitutto dando un preciso valore artistico alla materia pittorica (elemento fondamentale nelle estetiche contemporanee). Così tutta l’immagine antica assume un nuovo significato, grazie all’intervento pittorico che, come sempre, in LeoNilde Carabba è ispirato alla gestualità dell’espressionismo astratto.

LeoNilde Carabba, nata a Monza nel 1938 ed attualmente residente a Milano, ama definirsi “una pittrice ed una viaggiatrice che ama esplorare territori e varcare confini”. Nel 1961 LeoNilde tiene le sue prime mostre personali. Gli anni seguenti la vedono coinvolta sempre più profondamente nel mondo dell’arte, dove ha il sostegno e l’influenza formativa di artisti come: Lucio Fontana, Hsiao Chin, Roberto Crippa, Enrico Baj, Turcato, Tancredi, Jean Fautrier, Piero Manzoni, Christo e Carla Accardi. Nel 1966 comincia gli esperimenti sulla rifrazione della luce giungendo ad ottenere, mediante l’uso di microsfere di vetro, una superficie ad intensità luminosa variabile secondo l’angolo di visuale del fruitore senza bisogno di mezzi meccanici. Se precedentemente (1964) Lucio Fontana aveva presentato una sua mostra, nel 1969 espone assieme a lui e Bruno Munari a “Il Segno e l’Oggetto” alla Galleria Cadario a Caravate. Nel 1975 è co-fondatrice della Libreria delle Donne di Milano. Nel 1976 fonda con Carla Accardi, Nedda Guidi, Eva Menzio, Suzane Santoro, Silvia Truppi ed altre la Cooperativa Beato Angelico. Attualmente lavora sia in Italia che in Germania.


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