Gian Maria Suprani – Senza titolo

Gian Maria Suprani – Senza titolo

Suprani Gian Maria

  • Tecnica: Litografia su cartoncino
  • Dimensione: 46x65
  • Anno: 2000

  • Codice prodotto: ACAT002

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DESCRIZIONE

Il soggetto del paesaggio urbano è già presente in epoca Medievale e Moderna, ma prevalentemente in maniera idealizzata. Le scene di vita cittadina diventano temi tipici con un’interpretazione più verosimile a partire dal XIX secolo. Ricordiamo come subito dopo le correnti realiste dell’Ottocento anche gli impressionisti diedero molta rilevanza al quotidiano, alla vita di tutti i giorni, con un certa predilezione, però, verso la frenesia della città, la folla, il traffico e ambientazioni tipicamente borghesi. Nell’originalissima produzione artistica di Gian Maria Suprani la veduta urbana, in questo caso ispirata alla città di Venezia, prende una connotazione del tutto particolare. Egli infatti, in questa litografia, sviluppa la sua poetica metafisica e giocosa.

Risulta evidente, in questa litografia molto esemplare dello stile di Gian Maria Suprani, come questo artista abbia fatto del tutto suoi i concetti dello “spostamento” e della “condensazione”, ripresi dall’estetica metafisica fondata da Giorgio De Chirico. Il paesaggio urbano si trasforma in un affastellamento di oggetti che, inspiegabilmente, compaiono sullo scenario di piazza San Marco. La scelta degli oggetti fa riferimento, senza dubbio, ad un processo di associazioni mentali che, nel caso di Gian Maria, rimanda costantemente al mondo del gioco e dell’infanzia. Infatti “gioco” è la parola chiave per interpretare la metafisica nella versione rielaborata da Suprani. Perché non solo nella scelta degli oggetti, ma anche nella loro rappresentazione l’opera di Gian Maria ha un carattere squisitamente ludico. Infatti, rispetto a quelle di De Chirico, la piazze italiane del nostro artista perdono quell’atmosfera silenziosa e sospesa nel tempo, per acquisire, al contrario, un chiassoso spirito giocoso. Lo vediamo anche dal punto di vista formale, per cui l’iperrealismo asciutto di De Chirico cede il passo ad una rappresentazione quasi pop degli oggetti, fatta di colori brillanti e forme arrotondate. L’accumulazione, inoltre, diviene parossistica, laddove nella metafisica tradizionale gli ambienti risultano quasi vuoti, e tutto si dispone in un spazio estremamente complesso, costruito su molteplici direttive.

L’artista Gian Maria Suprani si distingue per un carattere estremamente eclettico. La sua produzione artistica si esplica tra la semplicità dei soggetti, i quali sono presi dalla vita quotidiana (giocattoli, mazzi di fiori, barche in mezzo al mare) e la complessità della rappresentazione che esplora i mondi della metafisica o del realismo magico. Il tutto è accomunato da una complessità di linguaggio in cui l’elemento principale è la predominanza di gamme cromatiche pure e brillanti.


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