Giacomo Susco – Complessità dinamica

DESCRIZIONE

Siamo di fronte ad un soggetto astratto che intende alludere alla complessità e al dinamismo della realtà. L’astrattismo nasce all inizio del XX secolo e descrive una forma di arte dove il pittore o l’artista va oltre la realtà oggettuale e visiva per esprimersi tramite un’accostamento volontario di forme e linee dettate dall’ispirazione. Spesso l’astrattismo va mano in mano con colori intensi e vibranti come succede anche in questo quadro.

Nelle opere di Susco a volte diventa difficile ricordare che ci troviamo di fronte a una scultura, il termine è quasi limitante per l’arte che crea questo artista. Non si esprime a pieno la tridimensionalità della scultura, invece la maestria con la quale viene creato l’intarsio rende la superficie liscia e levigata, quasi come fosse una tela. Nonostante questo anche la parola dipinto sembra insufficiente per descrivere l’oggetto, perché si toglierebbe l’importanza della riscoperta dell’intarsio come tecnica artistica tuttora vitale e moderna. L’artista è capace di fondere la materia lignea con le idee pittoriche astratte che sono nate nel primo Novecento. Accosta figure nitidamente circoscritte che si sovrappongono e compenetrano fino a creare un’impressione di brulichio di movimenti e colori.

Giacomo Susco nasce nel 1984 ad Andria, in Puglia. Sin da giovane età viene confrontato con la falegnameria, in quanto sia padre che nonno eseguono questa professione. Spinto da questa sua passione per l’arte del legno procede a iscriversi nell’Istituto d’Arte di Corato dove approfondisce le tecniche dell’intarsio e dell’intaglio e si diploma come Maestro d’Arte. Dopo l’esperienza formativa l’artista procede a rielaborare queste tecniche con una chiave di lettura del tutto moderna e al passo con i tempi. Nel corso della sua carriera ha avuto l’opportunità di partecipare a varie mostre nazionali e internazionali, con critici quali Vittorio Sgarbi, Veronica Ferretti e Salvo Nugnes.

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