Franco Marzilli – Senza titolo
Marzilli Franco
Il dipinto può essere definito una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 48x47
- Codice prodotto: SANN001
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DESCRIZIONE
Il dipinto può essere definito una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche i soggetti della vita di tutti i giorni furono considerati della stessa importanza di quelli storici o religiosi.
Lo stile sviluppato da Franco Marzilli evidenzia una maturità post-impressionista. Le composizione sono tutte compresse in primo piano, senza concedere nulla ad una profondità spaziale. Lo scopo del pittore non è quello di riportare il dato sensibile del soggetto, ma di carpirne l’essenza stessa, la loro sostanza. A questo fine interviene la pennellata, ricca di materia, che, nonostante l’essenzialità della rappresentazione, rimpolpa gli oggetti, li scompone su diversi piani, registrando le vibrazioni della luce e della vita su di essi. In questa opera la scelta per un monocromo seppiato ed il taglio compositivo quasi casuale, rendono l’idea di una istantanea fografica.
Franco Marzilli nasce a Roma nel 1934. Inizia ad esporre nel 1962 in diverse gallerie italiane e, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta, viene invitato a presentare il suo lavoro a New York, Londra e Parigi, dove risiede per un breve periodo. Tornato in Italia, si trasferisce a vivere nella campagna della Sabina Tra le tante mostre in gallerie private e spazi pubblici si segnalano le personali presso il College of Arts, Humanities and Social Sciences dell’Università di Cardiff nel 1973 e presso la Sala de Exposiciones della Città di Buenos Aires nel 1997. Tra i numerosi nomi illustri della critica che si sono occupati del suo lavoro si menzionano Carmine Benincasa, Toni Bonavita, Carlo Fabrizio Carli, Costanzo Costantini, Floriano De Santi, Carlo Giacomozzi, Sebastiano Grasso, Michelangelo Masciotta, Ruggero Martines, Carlo Melloni, Dario Micacchi, Terence Mullaly, Edith Schloss, Guglielmo
Petroni, Marcello Venturoli e Max Wykes-Joice. Franco Marzilli muore a Poggio Mirteto nel 2010.