Franco Angeli – Aquila romana
Angeli Franco
L’opera si rifà ad un’estetica pop nell’uso di elementi segnici e nella loro ripetizione seriale. La Pop Art nasce negli Stati Uniti nella seconda metà del XX secolo come interesse/critica, da parte degli artisti, verso la contemporanea “società dei consumi”. Tutte le espressioni della Pop-Art presuppongono una sorta di doppio legame con il mondo del […]
- Tecnica: Mista su carta
- Dimensione: 100x70
- Anno: 1983
- Certificato: Sì
- Codice prodotto: esa001
Visualizzazioni 1468
DESCRIZIONE
L’opera si rifà ad un’estetica pop nell’uso di elementi segnici e nella loro ripetizione seriale. La Pop Art nasce negli Stati Uniti nella seconda metà del XX secolo come interesse/critica, da parte degli artisti, verso la contemporanea “società dei consumi”. Tutte le espressioni della Pop-Art presuppongono una sorta di doppio legame con il mondo del consumismo e dei mass-media. Da una parte è l’opera d’arte che si abbassa a mero prodotto di consumo, grazie all’uso del linguaggio pubblicitario nelle opere e alla loro riproduzione seriale grazie a procedimenti meccanici. Dall’altra sono proprio le immagini pubblicitarie e i beni di consumo a diventare essi stessi opere d’arte, in quanto espressione più genuina e veritiera della nuova società.
L’opera, in oggetto, rientra nelle riflessioni di Franco Angeli sui simboli del potere. In questo caso l’aquila del mezzo dollaro, simbolo del capitalismo e uno dei motivi più ricorrenti nella produzione di Franco Angeli, viene ridefinita “Aquila Romana”, stabilendo una connessione tra impero romano ed imperialismo contemporaneo. Il simbolo, iconico, campeggia al centro del dipinto, riprodotto in maniera quasi meccanica. Il resto del dipinto coinvolge un’altra tematica tipica della Scuola di Piazza dl Popolo e che ci riporta soprattutto a Schifano. Si tratta del motivo della stella, banale e massificato, che viene interpretato come se fosse riprodotto da uno schermo bidimensionale, piatto. L’estetica che l’artista usa è molto espressionista tanto che sembra di poter interpretare le pennellate gestuali ed il dripping del colore come interferenze sul monitor che riporta le immagini. Tutto dunque, anche ciò che ormai è reso banale dalla riproduzione del mezzo meccanico o tecnologico, viene rivitalizzato dalla ricontestualizzazione dell’artista e dalla sua gestualità pittorica ispirata all’Espressionismo Astratto americano.
Franco Angeli, pittore romano nato nel 1935 e scomparso nel 1988. A partire dagli anni ’60 fece parte della Scuola di Piazza del Popolo. Si tratta di un gruppo di pittori, di cui faceva parte anche Mario Schifano, che si riuniva al Caffè Rosati ed era accomunato da un linguaggio artistico che si rifaceva alla Pop Art ma secondo una nuova sensibilità che risentiva anche delle sperimentazioni dell’Espressionismo Astratto Americano. E’ spiccatamente Pop l’uso di simboli della società dei consumi, ripetuto in maniera seriale, ma la loro interpretazione pittorica, sporca o materica o con tecniche gestuali come il dripping, ne dà una nuova visione e una diversa riconfigurazione.