Francesco Messina – Stallone Bianco
Messina Francesca
Le rappresentazioni di animali nell’arte hanno origini antichissime, tanto da comparire anche sulle pitture rupestri di epoca primitiva. Per questioni di culto vari tipi di animali compaiono nelle testimonianze di diverse civiltà di epoca antica. E’ soprattutto nel medioevo, nell’ambito del Gotico Internazionale, che le raffigurazioni di animali si diffondono come veri e propri ritratti […]
- Tecnica: Litografia a colori
- Dimensione: 76x54
- Tiratura: Limitata
- Codice prodotto: GZAF003
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DESCRIZIONE
Le rappresentazioni di animali nell’arte hanno origini antichissime, tanto da comparire anche sulle pitture rupestri di epoca primitiva. Per questioni di culto vari tipi di animali compaiono nelle testimonianze di diverse civiltà di epoca antica. E’ soprattutto nel medioevo, nell’ambito del Gotico Internazionale, che le raffigurazioni di animali si diffondono come veri e propri ritratti dal vero, sia all’interno di opere o nei quaderni di disegni e bozzetti. La presenza degli animali come soggetti nell’arte rimarrà costante fino all’epoca contemporanea. In questa scultura l’artista Francesco Messina focalizza la sua ricerca sulla figura del cavallo. Animale nobile, simbolo di bellezza ed armonia il cavallo e stato più volte un soggetto protagonista nella storia dell’arte. A partire dal Trecento la sua presenza è sempre stata d’obbligo nelle scene di battaglia o nei monumenti equestri e, per gli artisti, è sempre stata una sfida quella di rappresentarlo con precisione anatomica e resa naturalistica. Il modello della litografia è ispirato al Cavallo della RAI, una delle opere più celebri di Francesco Messina.
Anche quando la sua ricerca si distoglie dalla figura umana per occuparsi del soggetto del cavallo, i principi del fare artistico di Francesco Messina restano invariati, nel senso di una visione squisitamente classica, dettata da principi di resa naturalistica, armonia ed equilibrio. La rappresentazione rimane basata su una palese esaltazione dei valori plastici, modellati morbidamente e con raffinata precisione anatomica. Nel caso particolare di questo modello, tuttavia, che presenta un cavallo seduto è evidente una volontà da parte dell’artista di accentuare il dinamismo del soggetto. Il movimento, comunque sempre naturale, viene alimentato da una composizione che presenta una forte spinta verticale, creata dalla curva tesa che dalla coda va alla testa del cavallo protesa in avanti. Il risultato è una forte sensazione di movimento la quale, tuttavia, non spezza l’equilibrio armonico, tipico delle opere di Messina.
Francesco Messina è nato a Linguaglossa nel 1900 ed è scomparso a Milano nel 1995 ed è stato principalmente uno scultore. E’ stato l’autore di importantissimi monumenti italiani, come la Via Crucis di San Giovanni Rotondo; il Cavallo della RAI; il Monumento a Pio XII nella Basilica di S. Pietro. Le sue opere sono conservate in numerosi musei non solo in Italia ma anche all’estero. La critica lo affianca a Manzù, Sassu e Marini, per la sua ricerca sulla figura umana, ricontestualizzata secondo una sensibilità contemporanea.