Ferruccio Rontini – Senza titolo
Rontini Ferruccio

Il dipinto può essere definito una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche […]
- Tecnica: Olio su tavola
- Dimensione: 85x45
- Codice prodotto: ARIS002
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DESCRIZIONE
Il dipinto può essere definito una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche i soggetti della vita di tutti i giorni furono considerati della stessa importanza di quelli storici o religiosi. L’artista Ferruccio Rontini si è ispirato soprattutto alla scena di genere popolare di ambientazione contadina.
Lo stile di Ferruccio Rontini, artista tra i membri fondatori del Gruppo Labronico, parte nel solco della tradizione post-macchiaiola. Tuttavia la sua produzione pittorica rappresenta una rielaborazione, in chiave più espressionista, di quella stessa tradizione. E così le pennellate si fanno più sintetiche a delineare soggetti caratterizzati da una concisa essenzialità. I tratti individuali delle cose vengono ridotti a favore della forza espressiva della scena. Anche l’ambientazione spaziale è sintetica e la profondità è accennata solo dalla sovrapposizione delle zone cromatiche. I colori hanno delle tonalità terse, tipiche della tavolozza di Ferruccio Rontini.
Ferruccio Rontini (Firenze, 1893 – Livorno, 1964) è stato un pittore toscano. Si diplomò presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e fin da subito si dedicò alla pittura dal vero di paesaggi naturali. A Livorno conobbe Ugo Manaresi e Renuccio Renucci e nel 1919 si stabilì in Maremma, dove realizzò le sue prime opere con scene di campagna, boscaglie, casolari, mandrie. Nel 1920 divenne uno dei fondatori del Gruppo Labronico e nello stesso anno espose in varie mostre in città. Seguirono altre mostre personali a Livorno e in altre città del nord Italia, che ottennero molto successo.