Felice Vellan – Rodi
Vellan Felice

- Tecnica: Litografia
- Dimensione: 30x48
- Tiratura: Esemplare 55/100
- Codice prodotto: IPET003
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DESCRIZIONE
Il ritratto è una delle più diffuse espressioni artistiche nell’ambito soprattutto della pittura, ma anche della scultura, in tutte le epoche. Il ritratto è, in primo luogo, una descrizione del soggetto rappresentato, un tentativo di riportare in modo veritiero e naturale la sua fisionomia e le sue caratteristiche individuali. Con l’evolversi progressivo della ricerca artistica alla descrizione fisionomica del soggetto si è affiancata anche quella psicologica. Pertanto il ritratto, nei secoli, è diventato anche un mezzo d’indagine introspettiva sul soggetto, sul suo carattere e il suo stato d’animo. Sono intervenuti, a favore di questo tipo d’indagine, i processi di astrazione portati dall’arte contemporanea.
L’opera fa parte di una serie di Grafiche in cui Felice Vellan utilizza una sintesi più
accentuata della realtà fenomenica rispetto alla produzione da cavalletto. Il soggetto viene esaltato nei suoi valori plastici e descritto con grande accuratezza realistica. Ma tutto ciò viene realizzato con un segno sottile, guizzante e calligrafico. Il pittore usa anche un tratteggio concitato per sottolineare maggiormente il gioco delle ombre e velature di colore per sfumare gli oggetti.
Felice Vellan è stato un pittore torinese, nato nel 1889 e scomparso nel 1976. si forma all’Accademia Albertina e, in un secondo momento, frequenta lo studio di Giovanni Guarlotti, da cui eredita la passione per il paesaggio. A Torino Felice Vellan fonda la Scuola serale del nudo ed è prima consigliere e poi vicepresidente del Circolo degli Artisti della città. Partecipa a molte esposizioni, come la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e di Torino, non solo con dipinti, ma anche con incisioni. È presente alla mostra della Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma del 1927 e alla Permanente di Milano del 1924 e del 1931.