Emanuele Cappello – Composizione archeologica
Cappello Emanuele

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 60x80
- Codice prodotto: PSAL002
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DESCRIZIONE
L’iconografia di questo quadro ha sicuramente dei valori allegorici e può essere definita, in qualche modo, simbolista proprio per la sua allusione a significati sottesi. E’ un tipo di soggetto che può essere ricollegato al linguaggio artistico di pittori di fine Ottocento come Moreau, Bocklin o Puvis des Chavannes, che pur usando un linguaggio sostanzialmente figurativo elaboravano iconografie intellettualmente complesse, piene di riferimenti simbolici e allegorici. Molte opere di Emanuele Cappello si distinguono proprio per le complesse ed elaborate iconografie, ricche di citazioni storiche e classiciste o di figure enigmatiche e misteriose come le maschere.
Le complesse iconografie di Emanuele Cappello si avvicinano concettualmente alle correnti simboliste e surrealiste, ma se ne distaccano per quanto riguarda la veste formale assunta da questo pittore. Infatti laddove nel Simbolismo storico un accentuato figurativismo serviva a dare una consistenza reale alle visioni dei pittori, Emanuele Cappello propende invece per il suo linguaggio fortemente post-impressionista ed espressionista. Nelle sue opere la sintesi è molto accentuata anche se permane una struttura disegnativa ad individuare le forme. Ma assoluta protagonista è la stesura del colore che dà vita ad impasti dinamici e cangianti, ricchi di luce e sfumature sulfuree. La tavolozza di Emanuele Cappello si distingue per una vivacissima policromia di colori tendenzialmente caldi, traccia indelebile delle sue origini siciliane. Lo spazio, inoltre, viene annullato, con un sovvertimento totale di qualsiasi regola prospettica.
Emanuele Cappello, conosciuto anche con lo pseudonimo Kapel, è nato a Vittoria nel 1936, opera in Toscana. Ha frequentato l’Istituto d’Arte a Palermo e a Firenze e successivamente l’Accademia “La Grande Chaumière” a Parigi. Grazie alle sue spiccate doti artistiche, nel 1951, ha ricevuto da Papa Pio XII una borsa di studio per proseguire negli studi artistici. Nel 1966 il Governo Italiano ha acquistato una sua opera per Palazzo Chigi. Suoi dipinti si trovano in collezioni private e pubbliche in Arabia Saudita, Libano, Egitto, Yemen, Kuwait, Israele, Olanda, Belgio, Francia, Italia, Austria Germania, Finlandia, Svezia, Spagna, Turchia, Stati Uniti, Giappone, Inghilterra, Argentina, Messico, Grecia, Monaco. Per riconosciuti meriti artistici è socio e accademico di: Accademia Tiberina di Roma dal 1964; Accademia dei 500 per le Arti, Lettere, Scienze e Cultura dal 1964; Free World International Academy dal 1965; Centro Studi e Scambi Internazionale dal 1965; Casa di Dante di Firenze dal 1966; Societé Libre de Poésie di Parigi dal 1966; Unione della Legion d’Oro di Roma dal 1967; Unione Fiorentina dal 1967; Accademia delle Scienze, Lettere ed Arti di Milano dal 1970; Accademia Teatina per le Scienze di Pescara dal 1973; Accademia Medicea di Firenze dal 1984.