Dino Ferrari – Senza titolo

DESCRIZIONE

Questo tipo di soggetto può essere classificato nell’ambito di un’estetica metafisica. Il movimento artistico fondato da Giorgio De Chirico recupera immagini già esistenti, usuali,nell’immaginario collettivo. Ma provoca un effetto di straniamento tramite il processo di spostamento, ovvero l’apparizione improvvisa di un oggetto fuori dal suo contesto abituale, o la condensazione, la fusione di più oggetti in un’unica entità. La Metafisica si distingue anche per il carattere ostentatamente illusorio delle sue immagini.

Nell’esecuzione di questo disegno Dino Ferrari cerca il soggetto in un archivio di immagini proprio come faceva De Chirico nelle sue opere metafisiche. Ciò che viene fuori è il ricordo di una statuaria antica di civiltà mediterranee. A livello esecutivo, si può notare come Ferrari si muova su diversi fronti. Da una parte tende all’esaltazione dei valori plastici soprattutto nella testa, delineata volumetricamente con delle ombreggiature leggere. Più in basso la figura invece tende a smaterializzarsi e a diventare astratta anche nella forma. Lo spazio viene delineato, intorno alla figura, con un pesante tratteggio nero.

Dino Ferrari è stato un pittore di Ascoli Piceno, nato nel 1914 e scomparso nel 2000. La sua formazione si svolse a Roma dove si trasferì nel 1935 e studio i neoimpressionisti e il gruppo Novecento. Dopo la guerra tornò ad Ascoli dove aprì il suo studio, presso il quale riceveva numerose commissioni soprattutto come ritrattista. Nel 1958 tenne un’importante mostra “personale” a Firenze che riscosse un notevole successo e il suo quadro “Assalto alla città” venne acquistato dalla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, dove tuttora è conservato.

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