Dado – Senza titolo
Dado

- Tecnica: Olio
- Dimensione: 50x70
- Anno: 1960
- Certificato: Firma artista
- Codice prodotto: Vbri002
Visualizzazioni 569
DESCRIZIONE
I fiori o le piante in generale come soggetto autonomo cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale e vegetale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori e le piante vengono rappresentati non solo nei vasi, ma anche immersi nel loro paesaggio naturale. Se all’inizio della sua storia era un pretesto per i pittori per cimentarsi in una riproduzione fotografica della realtà, con l’arte contemporanea il soggetto dei fiori e delle piante diventa anche un modo di interpretare la realtà.
Per l’artista Dado le immagini che vengono dai suoi sensi o dalla sua memoria sono spesso estremamente concrete, di un realismo tangibile. Lo possiamo constatare in questa composizione vegetale caratterizzata da una solida struttura disegnativa, in cui i contorni vengono individuati da un evidente tratto nero. In questo modo gli oggetti si dotano di una forte struttura plastica che ne determina la loro concretezza ed evidenza. Per quanto riguarda la stesura pittorica, poi, l’artista riempie di vita queste presenza reale con una trattazione del colore molto complessa e dinamica, che lo porta, a volte, anche ad una distribuzione materica. Straordinaria è, inoltre, in questa opera, la coerenza cromatica di Dado, impostata su delle gradazioni tonali tra il verde ed il giallo scuro le quali rendono la poesia di un’esistenza legata alla terra ed al calore del sole. L’unione che si verifica in questa opera tra concretezza delle strutture e solidità del colore denso e materico in una pittura rivolta alla genuinità di un mondo campestre, rivela una forte ispirazione da parte del pittore francese Paul Cézanne.
Dado è lo pseudonimo di Don Agostino Dominoni, che fu parroco e pittore nel paese di Pieranica, nei pressi di Cremona. Si tratta di un artista legato a generi piuttosto tradizionali, come il paesaggio, la natura morta o le composizioni floreali. Il suo stile è tendenzialmente post-impressionista con una certa influenza da parte del francese Paul Cèzanne.