Cleto Capponi – La voce del basso

Cleto Capponi – La voce del basso

Capponi Cleto

  • Tecnica: Olio su tavola
  • Dimensione: 52x42

  • Codice prodotto: CMEN011

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DESCRIZIONE

Il dipinto si presenta in pieno gusto futurista con linee di convergenza che richiamano il movimento dinamico e veloce. Il soggetto è particolare e di difficile intuizione sebbene, come scritto dal titolo, potrebbe essere una trasposizione astratta di un basso, come indicherebbe il cerchio nero presente al centro, ricordando per l’appunto il foro della cassa dello strumento musicale Ma su una cosa si è certi, ovvero la pittura che con equilibrio formale modula le linee. Questi tratti raccontano i temi di Cleto Capponi che sono stati cari ai grandi maestri futuristi da Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla e Gino Severini, coloro che avviarono un processo artistico senza precedenti proclamando una ricerca pittorica che mirasse a catturare il dinamismo e il movimento del soggetto ritratto. Il Futurismo, movimento avanguardista, nasce nel 1909 da Filippo Tommaso Marinetti, con il primo dei “manifesti” pubblicato sulla rivista francese Le Figaro sempre nello stesso anno. I principi su cui si basa questo movimento sono: l’abolizione di ogni forma espressiva tradizionale, costruire una cultura che si basa sulle macchine e un dinamismo e una velocità che dovrebbero pervadere la vita moderna. Tutto questo viene accolto da numerosi artisti che attraverso la pittura vogliono catturare il progresso e il movimento.

Lo stile del dipinto constata una rottura con il passato, la forte espressività pittorica in Cleto Capponi, diventa risultante di studi su forme e linee. La rappresentazione diventa quasi scomposta, come se la realtà si dividesse, riprendendo per un attimo la lezione divisionista. Il colore risulta ben steso con sfumature interessanti che rendono il dipinto strutturato su diversi piani, con una profondità prospettica stimolante.

Cleto Capponi nasce ad Ascoli Piceno nel 1912. Nel 1922, all’età di 10 anni, ebbe l’occasione di visitare la “Prima esposizione futurista nell’ambito dell’Esposizione provinciale d’arte” curata da Ivo Pannaggi, presso il Palazzo del Convitto Nazionale di Macerata. Cleto Capponi rimase affascinato dall’estetica futurista, si contano opere di Balla, Boccioni, Depero, Sironi e dello stesso Pannaggi, con la presenza di Filippo Tommaso Marinetti. La notorietà del giovane artista arriva nel 1934 quando, su una pubblicazione del Messaggero, Cleto Capponi creò un ritratto caricaturale del pugile Primo Carnera. Da questo momento importanti furono le commissioni per il “Messaggero” e il “Popolo d’Italia”.  Inoltre, gli si riconoscono importanti incarichi pubblici, tra le quali troviamo il “Monumento al Pescatore” nel 1978 presso San Benedetto del Tronto e nel 1985 a Grottammare propone il Monumento alla Vela. Nella sua vita fu anche insegnate d’arte presso la Scuola Media Statale di Grottammare “G Leopardi”. Muore nel 2000.


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