Berto Ferrari – Pescatore

Berto Ferrari – Pescatore

Ferrari Berto

  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensione: 55x49

  • Codice prodotto: MAME002

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DESCRIZIONE


Le tematiche a sfondo sociale nell’arte cominciano a prendere rilievo verso la metà del XIX secolo, in concomitanza con il diffondersi della questione sociale nelle varie società europee. L’opera di pittori come Millet o Daumier, per esempio privilegiava soggetti legati alla vita nei campi, il lavoro in fabbrica o gli scioperi. In Italia tra i primi pittori molto impegnati su temi sociali ricordiamo Pellizza da Volpedo e, in epoca contemporanea, Renato Guttuso. Anche questa opera di Berto Ferrari si inserisce in questa linea e spesso i suoi soggetti sono proprio i pescatori, rappresentati tramite il suo linguaggio artistico originale e personale, nel quale alla contemporaneità si unisce una descrizione autentica e sincera di una tipica realtà ligure

Come si è già anticipato l’opera, stilisticamente, si inserisce in una cornice di tipo realista. Lo possiamo constatare già a partire dalla composizione. Infatti l’episodio catturato dalla quotidianità popolare viene fermato sulla tela in maniera fugace, praticamente istantanea, come se l’artista avesse scattato una foto al momento. Da questo punto di vista la composizione dell’opera è molto eloquente, la scena è inquadrata con un taglio quasi casuale (con il pescatore ripreso da dietro, la barca che quasi copre il paesaggio). All’artista non interessano calibrati rapporti di equilibrio nella composizione, ma preferisce dare alla scena un’autenticità che si può riscontrare nel suo carattere provvisorio e irripetibile. Per questo Ferrari, con un tratteggio decisamente dinamico, concorre a fissare una precisa situazione di luce e di atmosfera. Ed è qui che si vede tutto l’eccellente valore tecnico e artistico di un maestro come Berto Ferrari. Perché la sua vena realista non gli impedisce di descrivere le cose con uno straordinario naturalismo. Tutto è immerso in una coerente luce tersa che unifica perfettamente la scena. Inoltre il tocco di Berto Ferrari, oltre ad essere morbido, è, allo stesso tempo, carico di vibrazioni che danno freschezza esecutiva all’opera, riportandola alla verità dell’esistere. È tutto questo che fa di Berto Ferrari un grandissimo interprete di quel clima pittorico che, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, riusciva a coniugare la straordinaria qualità di una pittura di formazione accademica con l’immediatezza esecutiva che avevano apportato le novità impressioniste.

Berto Ferrari (Sestri Ponente, 1911 – Genova, 2007) esordì nel 1909 all’Esposizione Artistica – Lega Navale di Bogliasco quale allievo di Tullio Quinzio all’Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova. I dipinti di Berto Ferrari rappresentano appieno le sue abilità di marinista e paesaggista, dai quali si evince una forte predisposizione alla tradizione post impressionista applicata agli angoli naturalistici della sua terra natia. Protagonista della scena artistica ligure, Berto Ferrari partecipò attivamente a numerose esposizioni, tra cui le esposizioni della Società Promotrice di Belle Arti a Genova e Promotrici di Torino. Numerose gallerie ospitarono i dipinti di Berto Ferrari nell’arco della sua prolifica attività pittorica esponendo, tra le principali, alla Mostra Permanente di Milano (1930), al Ridotto del Teatro Carlo Felice (1934-35), Palazzo Rosso (1936) e alla Mostra Nazionale di Arti Figurative di Torino (1961).

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