Att. a Beppe Ciardi – Senza titolo
Ciardi Beppe (Sto.Scuola di )

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 34x50
- Certificato: No
- Codice prodotto: glib002
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DESCRIZIONE
Il dipinto può essere definito una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche i soggetti della vita di tutti i giorni furono considerati della stessa importanza di quelli storici o religiosi.
L’opera è stata attribuita a Beppe Ciardi o al suo ambito pittorico. Facciamo, dunque riferimento ad una corrente pittorica diffusa in Italia tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX: una scuola che è ancora legata all’accademismo per i soggetti dei dipinti ed anche per l’impostazione generale che risulta estremamente classica. Ma per quanto riguarda lo stile pittorico è una corrente che guarda al contemporaneo, portando a compimento le riflessioni sull’Impressionimo e sul Macchiaiolismo. Anche in questa tela infatti il colore svolge un ruolo fondamentale nella costruzione dell’immagine tramite una stesura a larghe macchie dense di materia. In particolare l’artista, sempre sfruttando le variazioni di tono, immerge l’intera scena in una luce solare tersa garantendo, al contempo, una coerente unità atmosferica.
L’opera è stata attribuita all’ambito di Beppe Ciardi un pittore nato a Venezia nel 1875 e scomparso a Quinto di Treviso nel 1932. Proveniva da una famiglia di pittori, figlio di Guglielmo e fratello di Emma. Si formò all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Ettore Tito. Si specializzò nel vedutismo e nel paesaggismo maturando un proprio linguaggio postimpressionista. In toscana ebbe contatti con l’ambiente postmacchiaiolo. Partecipò a importanti mostre anche fuori dall’Italia, come a Monaco nel 1901. Nel 1912 partecipa alla Biennale di Venezia.