Antonio Nunziante – Oggetti
Nunziante Antonio
Il genere della “Natura Morta” vede la luce agli inizi del XVII secolo. Consiste nella rappresentazione di composizioni di soggetti inanimati, nella maggior parte dei casi fiori o frutta. Se all’inizio della sua storia era un’occasione per i pittori per cimentarsi in una riproduzione naturalistica o fotografica della realtà, con l’arte contemporanea la “Natura Morta” […]
- Dimensione: 50x60
- Anno: 1994
- Codice prodotto: GRUO003
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DESCRIZIONE
Il genere della “Natura Morta” vede la luce agli inizi del XVII secolo. Consiste nella rappresentazione di composizioni di soggetti inanimati, nella maggior parte dei casi fiori o frutta. Se all’inizio della sua storia era un’occasione per i pittori per cimentarsi in una riproduzione naturalistica o fotografica della realtà, con l’arte contemporanea la “Natura Morta” diventa anche un modo di interpretare la realtà. Infatti, come accadrà per esempio nell’avanguardia cubista o in Giorgio Morandi, la ricerca profonda sugli oggetti verrà finalizzata ad una rappresentazione concettuale, portata oltre il semplice dato sensibile.

La modalità in cui il soggetto è stato rappresentato trae ispirazione dalle correnti iperrealiste. L’Iperrealismo mira ad una rappresentazione della realtà totalmente oggettiva: la volontà dell’artista è quella di riprodurre ciò che ha davanti agli occhi senza alcuna interpretazione. In questo senso l’estetica iperrealista costituisce anche un paradosso, spesso ricercato coscientemente dagli artisti. Infatti, anche grazie all’uso di tecniche molto aggressive, ispirate al mondo della pubblicità e all’uso di gamme cromatiche brillanti, si raggiunge una resa del dato naturalistico talmente pura da sembrare illusoria, volutamente finta. L’iperrealismo di Antonio Nunziante si rivolge spesso alle stanze. Interni di abitazioni, camere che l’artista imprime sulla tela con la sua lucidità oggettiva. La presenza della vita è ridotta al minimo, delegata alla sola esistenza di oggetti usati chissà da chi. Si percepisce, in questi interni, dunque un senso di immobilità, di sospensione irreale. Tanto che, unitamente al fatto che formalmente Nunziante pratica un realismo volutamente illusorio, si può parlare di un linguaggio estetico metafisico.
Antonio Nunziante è un pittore napoletano nato nel 1956. La sua poetica è in bilico tra Metafisica e Simbolismo, sostenuta, a livello formale, da una notevole tecnica iperrealista. Dopo i primi inizi sperimentali con il nome Rascal Babaloo il suo interesse si sposterà sempre di più verso la pittura dal vero. E’ del 1994 la sua prima monografia “Nature silenti” ispirato all’arte fiamminga. Nel 1996, presso la mostra “Il valore della figura”, le sue opere vengono esposte accanto a quelle dei maestri italiani Boeri, Cascella, De Chirico, Guttuso, Modigliani, Morandi, Marino Marini, Severini e Sironi.