Angelo Lamorgese – Signore
Lamorgese Angelo
L’opera può essere definita una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 100x100
- Certificato: No
- Codice prodotto: INNG003
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DESCRIZIONE
L’opera può essere definita una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche i soggetti della vita di tutti i giorni furono considerati della stessa importanza di quelli storici o religiosi. In particolare furono gli impressionisti a prediligere soggetti legati alla vita moderna in ambientazioni urbane e borghesi. Questa opera di Angelo Lamorgese è rivolta all’indagine, condotta sul filo dell’esistenzialismo e dell’analisi delle relazioni umane, di un mondo borghese, colto nella quotidianità dei suoi gesti e dei suoi riti.
La scena rappresentata, infatti, è realistica, ma mostra una scarsità di dettagli fisionomici, di particolari oggettivi che possano identificare la situazione o anche solo collocarla in un contesto sociale. All’arte esistenzialista di Lamorgese non interessa la realtà esteriore sociale, ma quella interiore delle due donne, che viene indagata dall’artista tramite i suoi mezzi espressivi. Le deformazioni pittoriche sono il tramite per esprimere le inquietudini esistenzialiste di Lamorgese. L’artista inquadra in modo preciso la scena delimitando un interno, uno spazio ristretto in cui i soggetti sono costretti a porsi in relazione tra di loro. In questo spazio l’artista pone in evidenza le tensioni interiori deformando in funzione espressiva le figure. I soggetti vengono pervasi da vibrazioni che sono di carattere emotivo. Tali vibrazioni si ripercuotono anche nello spazio dell’opera, sottolineando la solitudine e la difficoltà di porsi in relazione dei soggetti.
Angelo Lamorgese è nato a Molfetta nel 1951, città dove vive e lavora. Si è formato presso il Liceo Artistico di Bari, dove ha avuto un primo interesse verso gli studi di architettura. Dalla metà degli anni ’70 preferisce dedicarsi alla ricerca nell’arte figurativa, in particolare allo studio della figura femminile e a quello del paesaggio pugliese. I suoi paesaggi sono una delicata e raffinata fusione tra realismo ed impressionismo. Ultimamente si è dedicata anche al soggetto dell’ulivo, altro elemento tipico della campagna pugliese, elaborando una tecnica di tipo materico molto particolare.