Alberto Amorico – Mazzo di garofani

Alberto Amorico – Mazzo di garofani

Amorico Alberto

I fiori come soggetto a sè cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori cominciano a […]

  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensione: 50x70
  • Anno: 1970

  • Stato di conservazione: Ottimo
  • Codice prodotto: RBRA004

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DESCRIZIONE

I fiori come soggetto a sè cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori cominciano a comparire non solo nei vasi, ma anche immersi nel loro paesaggio naturale. Se all’inizio della sua storia era un pretesto per i pittori per cimentarsi in una riproduzione fotografica della realtà, con l’arte contemporanea il soggetto dei fiori diventa anche un modo di interpretare la realtà.

La tecnica del pittore foggiano Alberto Amorico è raffinatissima. La sua analisi dell’oggetto è minuziosa e ciò gli permette di ottenere una resa naturalistica totale. Si può osservare come in questo dipinto il pittore, invogliato anche dal soggetto dei fiori, usi una stesura di forte ispirazione impressionista alla ricerca di ogni singola vibrazione cromatica e luminosa. Ciò connota il soggetto di grande immediatezza e freschezza. Fondamentale, in questa ricerca, è il ruolo del colore che, con le sue cromie brillanti, costruisce il soggetto quasi senza il supporto del disegno.

Alberto Amorico è stato un pittore originario di Foggia, dove è nato nel 1906. Fin da giovanissimo ha mostrato il suo talento per la pittura. Dal 1925 in poi si sono susseguite diverse mostre personali nella Sala Comunale di Foggia. In seguito altre mostre lo hanno visto protagonista alla Galleria Bianchi di Gallarate, Galleria Bolzani di Milano, Galleria Barcaccia di Roma, Galleria Prevosti di Varese. Autore soprattutto di paesaggi, nature morte e ritratti, le sue opere sono custodite in Italia e all’estero, nei musei, pinacoteche e collezioni private. E’ scomparso a Rho nel 1986.


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