Ciccio Capasso – Senza titolo
Capasso Ciccio

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 49X39
- Codice prodotto: ASER003
Visualizzazioni 591
DESCRIZIONE
Il genere della “Natura Morta” vede la luce agli inizi del XVII secolo. Consiste nella rappresentazione di composizioni di soggetti inanimati, nella maggior parte dei casi fiori o frutta. Se all’inizio della sua storia era un’occasione per i pittori per cimentarsi in una riproduzione naturalistica o fotografica della realtà, con l’arte contemporanea la “Natura Morta” diventa anche un modo di interpretare la realtà. Infatti, come accadrà per esempio nell’avanguardia cubista o in Giorgio Morandi, la ricerca profonda sugli oggetti verrà finalizzata ad una rappresentazione concettuale, portata oltre il semplice dato sensibile. Il dipinto in oggetto presenta una natura morta ispirata al tema della caccia.
Dall’analisi di questa opera possiamo constatare come essa sia caratterizzata da un linguaggio artistico che porta alle estreme conseguenze l’impressionismo e che cerca di evocare le immagini tramite un lirismo della memoria. Ciccio Capasso è un vero e proprio maestro del colore capace, con la pennellata, di infondere la vita nei soggetti. Il suo tocco è sì sintetico ma, allo stesso tempo, ricco di vibrazioni e di fremiti esistenziali. In questo senso, come poesia della vita, va interpretata l’evoluzione della tecnica impressionista da parte di Ciccio Capasso. Ogni pennellata registra vibrazioni cromatiche e luminose, infondendo, al contempo, un’inarrestabile energia vitale anche ad un soggetto statico come una natura morta.
Ciccio Capasso è stato un artista di Scisciano (NA), dove è nato nel 1922 e scomparso nel 1993.
Si forma presso la scuola di Striccoli e Giarrizzo, poi di Monteleone e Rega. Nel dopoguerra entra a far parte del Gruppo Sud insieme ad artisti di grande calibro tra i quali Venditti e Barisani. In seguito, prende le distanze dalla cultura ufficiale e lavora e sviluppa il suo poliedrico percorso artistico nello studio/laboratorio di Scisciano che è stato anche una fucina di nuovi artisti che sono stati suoi allievi, trai tanti ricordiamo Vittorio Avella. Ha insegnato Figura e Ornato Modellato al Liceo Artistico di Napoli. Si è distinto sia come pittore, sia come scultore, inventando anche la tecnica del graffito sul gesso.