Enzo Fornara – Ricordi

Enzo Fornara – Ricordi

Fornara Enzo

L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto concerne un discorso legato più propriamente alle arti visive, il Surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza […]

  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensione: 50x70

  • Codice prodotto: FSPR001

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DESCRIZIONE

L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto concerne un discorso legato più propriamente alle arti visive, il Surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza le opere d’arte surrealiste propongono la rappresentazione di una dimensione onirica, completamente dissociata dalla realtà. Tuttavia, spesso, tale rappresentazione si appoggia ad una resa formale di carattere iperrealistico, proprio per accentuare, paradossalmente, il carattere illusorio e ambiguo della dimensione surreale. Il Surrealismo elaborato da Enzo Fornara, invece, sembra prendere una direzione diversa. Le sue opere si basano sulla scrittura automatica e l’accumulazione di elementi eterogenei, ma tutto viene accolto in una dimensione geometrica che risente della scomposizione cubista. Rilevante, nei soggetti di Enzo Fornara, è sempre la figura femminile, presente in posizioni diverse in ogni opera. Raffigurata in maniera generica può essere identificata dallo spettatore in una propria figura di riferimento (madre, consorte) introducendolo nell’opera stessa alla quale è essa, la donna, a dare vita.

Le composizioni elaborate da Enzo Fornare sono sempre molto complesse, presentando, nello spazio dell’opera, una grande varietà e quantità di elementi che, per la loro eterogeneità, inducono ad un forte senso di straniamento. Sicuramente si può parlare di Surrealismo per il fatto che l’artista non si pone limiti nel costruire il proprio mondo. Tuttavia l’estetica di Enzo Fornara potrebbe essere ricondotta anche alla Metafisica (e la citazione di un’opera di De Chirico al centro del dipinto è molto significativa in questo senso) per il carattere fortemente razionale che assume il suo mondo onirico. Razionalità che viene alimentata dalla presenza di svariati elementi geometrici inseriti, oltretutto, in uno spazio costruito in maniera meccanica, debitore dell’analisi scompositiva cubista. La disposizione di tutti gli elementi risente di questo notevole spirito geometrico il quale, combinato con la non plausibilità dei soggetti, provoca un effetto ancora più straniante. Anche dal punto di vista formale c’è una forte propensione alla geometria che determina una tendenza allo spazio bidimensionale, dove gli oggetti sono costruiti con una marcata linea nera che ne definisce i volumi. Per quanto riguarda il colore Enzo Fornara si distingue per vistose policromie di tonalità brillanti, sempre alla ricerca di un generale equilibrio nell’economia dell’opera.

Enzo Fornara è nato a Cerano nel 1925. Si è formato presso l’Accademia Albertina di Torino e poi a Milano, all’Accademia di Brera. Suoi maestri sono stati Felice Casorati e Carlo Carrà. La sua produzione pittorica si distingue per una ricerca che spazia tra Surrealismo e Metafisica, in un apparato formale fortemente geometrico che si ricollega alle avanguardie cubiste.


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