Edolo Masci – Senza titolo
Masci Edolo

- Dimensione: 30x40
- Anno: 1954
- Codice prodotto: CCAR002
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.

L’opera è molto interessante in quanto costituisce una delle rare testimonianze di pittura di paesaggio forniteci dall’artista Edolo Masci. Nel suo paesaggismo l’artista abruzzese sembra rimanere più legato alla fedeltà al dato sensibile rispetto ad altri soggetti iconografici nei quali è più elevato il processo di sintesi ed astrazione. Tuttavia rimane sostanzialmente inalterato il senso di Masci per un espressionismo del colore, in cui la sintesi del soggetto viene effettuata essenzialmente per mezzo della stesura pittorica, una stesura quasi gestuale e molto tormentata. Conseguentemente anche il senso della natura e del paesaggio hanno per Edolo Masci una connotazione fortemente esistenzialista. Le figure si ritrovano schiacciate in uno spazio quasi bidimensionale e un tratteggio frenetico costruisce delle forme incerte, indefinite. Lo spazio risulta chiuso da una materia pittorica densa. Così anche la tavolozza di Edolo Masci non lascia intravedere aperture luministiche ma serra la porzione di mondo rappresentata in una dimensione opaca e dai riflessi lividi che sono la rappresentazione di vibrazioni esistenziali.
Edolo Masci è nato a Castiglione a Casauria nel 1938 ed è scomparso a Roma nel 2008. La sua fama è legata soprattutto alla tecnica di incisione clichè-verre. La sua carriera si è sviluppata a Roma dove Masci ha frequentato Mino Maccari, Libero De Libero, Rafael Alberti. Ha esposto le sue opere in tutte le più importanti manifestazioni del Lazio e, più volte, al Palazzo delle Esposizioni di Roma.