Eso Peluzzi – Mombaruzzo d’Acqui
Peluzzi Eso

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 30 x 47
- Certificato: L'opera è priva di certificato
- Stato di conservazione: Buono
- Codice prodotto: LPER011
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
Le opere di Eso Peluzzi mostrano sempre degli scorci dal carattere intimo e dimesso. Poche case e alberi spogli che si perdono nella solitudine del paesaggio montano. L’opera di Peluzzi è impostata proprio su un lirismo che va alla ricerca del sublime in piccole realtà sperdute. La ricerca di questa poetica si basa, a livello formale, su un certo grado di sintesi del soggetto che dimostra quanto Peluzzi sia stato recettore di una certa lezione post-impressionista che tuttavia mantiene moderata nel suo alto senso naturalistico.
Eso Peluzzi è nato a Cairo Montenotte nel 1894 ed è scomparso a Moncherio nel 1985. Si è formato presso l’Accademia Albertina di Torino ed ha esposto le sue opere per la prima volta nel 1922 alla Promotrice di Torino. Nel 1923 partecipa alla VII Esposizione autunnale d’arte di Como. Dal 1926 al 1948 partecipa alle Biennali veneziane ed alle Quadriennali a Roma. Ha partecipato inoltre alle mostre italiane di Baltimora, Berlino, Amburgo, Vienna, Lipsia, Budapest, Parigi. Ha soggiornato per molto tempo a Montechiaro d’Acqui dove trovava ispirazione per i suoi paesaggi di montagna.