Attribuito a Filippo De Pisis – Senza titolo
Attribuito a De Pisis Filippo
- Tecnica: Acquerello e matita
- Dimensione: 11x15
- Certificato: L'opera è priva di certificato
- Stato di conservazione: Ottimo
- Codice prodotto: AGAS002
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DESCRIZIONE
Il ritratto è una delle più diffuse espressioni artistiche nell’ambito soprattutto della pittura, ma anche della scultura, in tutte le epoche. Il ritratto è, in primo luogo, una descrizione del soggetto rappresentato, un tentativo di riportare in modo veritiero e naturale la sua fisionomia e le sue caratteristiche individuali. Con l’evolversi progressivo della ricerca artistica alla descrizione fisionomica del soggetto si è affiancata anche quella psicologica. Pertanto il ritratto, nei secoli, è diventato anche un mezzo d’indagine introspettiva sul soggetto, sul suo carattere e il suo stato d’animo. Sono intervenuti, a favore di questo tipo d’indagine, i processi di astrazione portati dall’arte contemporanea.
L’opera è caratterizzata da un linguaggio artistico che porta alle estreme conseguenze l’impressionismo e che cerca di evocare le immagini tramite un lirismo della memoria. Filippo De Pisis è un vero e proprio maestro del colore, ma anche con il segno grafico è capace di infondere la vita nei soggetti. Il suo tocco è sì corsivo, ma allo stesso tempo ricco di vibrazioni e di fremiti esistenziali. In questo senso, come poesia della vita, va interpretata l’evoluzione della tecnica impressionista da parte di Filippo De Pisis. Ogni segno registra particolari fisionomici e vibrazioni psicologiche allo stesso tempo.
Filippo De Pisis è stato un pittore di origine ferrarese nato nel 1896 e scomparso a Brugherio nel 1956. Inizia a studiare nella sua città natale, ma in seguito si forma a Roma, Venezia, Milano, Parigi e Londra. Conosce Carrà e De Chirico e si avvicina alla Metafisica. Poi a Parigi si aprono nuovi orizzonti stilistici ed elabora il suo linguaggio personale, sincopato e spezzato.