Piero Simondo – Movimenti perpetui
Simondo Piero

Opera venduta
L’opera è una composizione di genere astratto. Astrarre deriva dal termine latino “Abstrahere” che vuol dire estrarre, tirare fuori. Il procedimento di astrazione, infatti, consiste nell’eliminare gli aspetti particolari e individuali di un oggetto per ricavarne un concetto universale. Da Kandiskij a Mondrian, da Pollock a Mirò molti pittori hanno spinto al massimo il processo […]
- Tecnica: Mista su carta
- Dimensione: 68x45
- Anno: 1965
- Stato di conservazione: Molto buono
- Codice prodotto: GFRA005
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DESCRIZIONE
L’opera è una composizione di genere astratto. Astrarre deriva dal termine latino “Abstrahere” che vuol dire estrarre, tirare fuori. Il procedimento di astrazione, infatti, consiste nell’eliminare gli aspetti particolari e individuali di un oggetto per ricavarne un concetto universale. Da Kandiskij a Mondrian, da Pollock a Mirò molti pittori hanno spinto al massimo il processo di astrazione nelle loro opere creando, paradossalmente, forme pure e colori puri che non esistono in natura o traducendo in immagini le loro emozioni e la loro istintualità.
In questa opera Piero Simondo utilizza il tema della spirale per esprimere la sua idea di moto perpetuo. In questo caso il procedimento di astrazione non riguarda tanto una ricostruzione della realtà per formule geometriche, ma riguarda piuttosto una sorta di simbolismo dell’immagine. E così la spirale appare come un’icona al centro del dipinto, come un ideogramma giunto da un’antica civiltà. Contribuisce a dare questa sensazione anche la qualità formale dell’opera, con la sua materia che sa di primordiale. Il segno, inoltre, è gestuale rispettando in pieno le istanze delle avanguardie degli anni ’60.
Piero Simondo è nato a Cosio d’Arroscia nel 1928. Si è formato presso l’Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Felice Casorati. La sua carriera sarà segnata dalla collaborazione con Pinot Gallizio e Asger Jorn, insieme ai quali nel 1955 fonda il M.I.B.I. (Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista). Nel 1957 nella sua casa di Cosio d’Arroscia da vita all’Internazionale Situazionista. Nel 1962 prende il via il CIRA (Centro Internazionale per un Istituto di Ricerche Artistiche).