DESCRIZIONE
IL soggetto della battaglia è presente in tutta la Storia dell’Arte occidentale e non solo. Ne abbiamo testimonianze sin dai mosaici dell’arte antica, come la celebre Battaglia di Isso conservata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Eseguiti a scopo celebrativo, storiografico o narrativo, i dipinti di battaglie sono stati popolari fino alla pittura storica ottocentesca di cultura romantica.
Il dipinto presenta una elaborata struttura compositiva. La scena è ambientata in uno spazio aperto nel quale la percezione dello spazio e della profondità viene delegata ai gruppi di cavalieri. I vari armigeri sono disposti a formare una sorta di esedra, lasciando uno spazio aperto al centro del dipinto in cui è collocato il soldato ferito. Il pittore dimostra di avere una grande tecnica riuscendo ad arrivare ad una perfetta resa naturalistica dei soggetti, individuati anatomicamente e plasticamente. C’è una completa unità nel dipinto, garantita dalla perfetta fusione atmosferica. Tutta la scena è intonata alla gamma cromatica bruna che pervade l’intero paesaggio e, grazie alla pennellata veloce che ammorbidisce le forme, i soggetti interagiscono perfettamente con lo spazio.
Vi sono varie caratteristiche in questo dipinto che potrebbero indicare una collocazione intorno al XVII secolo. La scena è stata infatti realizzata secondo le regole di una resa naturalistica unita a effetti di pittoriscismo ed atmosferismo tipicamente seicenteschi. Altro indizio è costituito dalla gamma cromatica scura, impostata su tonalità brune. Anche la concitazione e la drammaticità della scena, nonchè la composizione impostata su una linea circolare, potrebbero far pensare ad un’artista influenzato dalla cultura barocca.